(3-5-2): Mancini, Troise,
Baldini, Bonomi, Ferrarese (25'st Sesa), Husain (13' st Saber),
Montezine, Vidigal, Bocchetti, Floro Flores (13' st Dionigi),
Stellone. Allenatore: Colomba.
LIVORNO (4-4-2): Amelia, Fanucci, Vanigli (41' pt Mezzanotti), Doga, Melara, Piovani (13' st Balleri), Saverino, Ruotolo (21' st Caramitaro), Bortolazzi, Eninnaya, Protti. Allenatore: Donadoni.
Reti: nel pt 13' Protti (rigore)
Angoli:
Recupero:
Ammoniti: .
Spettatori:
Arbitro:
Castellani di Verona
Angoli:
6-2 per il Napoli
Recupero:
1' e 3'
Ammoniti:
Baldini, Saverino, Melara, e Bonomi per gioco falloso;
Fanucci e Vidigal per comportamento antiregolamentare;
Spettatori: 30 mila.
Cronanca:
Basta un gol dell'ex Igor Protti per mandare in crisi
il Napoli. L'attaccante livornese si procura un rigore al 13'
del primo tempo che realizza con la solita precisione e, su questo
vantaggio, i toscani costruiscono la loro vittoria.
Di fronte c'è un Napoli ancor più privo di idee
e confusionario di quanto non sia apparso nelle precedenti esibizioni
al San Paolo. La squadra di Colomba attacca per tutti i
90 minuti ma riesce a costruire le due uniche occasioni da gol
negli ultimi cinque minuti della partita, per altro in circostanze
confuse, derivanti da mischie sotto rete.
Il verdetto della partita è impietoso per gli azzurri:
il Napoli non ha gioco, non riesce a sopperire a tale mancanza
ne con l'agonismo, nè con le capacità atletiche.
In tali circostanze basta un Livorno poco più che accorto
e con una difesa solida per fare bottino pieno.
Nella ripresa Colomba, vistosi alle strette, azzarda il
cambio tra Floro Flores e un Dionigi ancora in precarie
condizioni atletiche. Ma non è questione ne di cambi, ne
di utilizzare giocatori più o meno in forma. Il problema
del Napoli è, infatti, alla radice. Senza idee e senza
gioco non si và da nessuna parte.
Al Livorno va il merito, pur senza aver dato grande dimostrazione
di sé, di aver saputo cogliere il massimo risultato, con
il minimo sforzo. Sceso in campo con il chiaro intento di portar
via un punto, la squadra di Donadoni si è vista,
dopo il gol iniziale di Protti, quasi costretta a vincere, tanta
era l'incapacità degli avversari a reagire in maniera adeguata.
Al termine della partita gli azzurri sono stati subissati di fischi
e, sugli spalti del San Paolo, si sono rivisti nuovamente i fuochi
accesi dai tifosi inviperiti. Un brutto ricordo che rievoca momenti
tristi e bui della storia recente della squadra azzurra.
Il presidente del Napoli, Salvatore Naldi, subito dopo
la sconfitta interna con il Livorno."Sono il primo ad essere
dispiaciuto di questa sconfitta che si è verificata di
nuovo al San Paolo tra la gente che crede in questa squadra. Colomba
non è in forse, i calciatori in campo certamente devono
dare qualcosa in più".
"Mi auguro e sono convinto che stare vicino all'allenatore
e ai calciatori - ha aggiunto Naldi - farà si che
nelle prossime partite riusciremo a recuperare i punti che abbiamo
perso. Il presidente del Livorno ha dichiarato che si è
'rubato' la partita: io gli ho detto che spero che quando ci rincontreremo
lui ci ricambi quello che oggi ci ha rubato".
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